mercoledì 4 aprile 2012

Albert Nobbs

Questa sera al cinema proiettavano "Albert Nobbs". Sono corsa a casa e adesso ho bisogno di scrivere, quindi significa che il film mi è piaciuto. Di solito misuro la bellezza di un film con l'intensità del bisogno di scrivere che mi viene subito dopo. Beh, questo è di sicuro un film che parla di una storia su cui non posso non parlare, ma assomiglia molto a quello che ho già scritto a proposito di "Bastardi senza gloria". Ho visto i titoli di coda e mi sono messa a pensare: perchè? come finisce così? Anche stasera amaro in bocca prima di dormire. Glenn Close è molto brava nei panni di Albert, ed è buffo come diventa strano e divertente vederla con abiti femminili. La normalità diventa finzione. Questa è una storia triste, brutta e ingiusta. In Albert si possono riconoscere tutti quelli che lavorano tutta una vita per ritrovarsi con niente. Il succo è proprio questo. Tutto quello che fai, che vivi, che provi, dipende dal destino, dalla fortuna, da come devono andare le cose. Ma non puoi essere tu a deciderle. E' molto bello il detto "se ci credi allora si avvera", ma dopo un film del genere non pensi più che sia possibile crederci solamente. Il film rispecchia quello che succede nella realtà di tutti i giorni: le persone buone e con un animo nobile, che sono generose e non fanno male a nessuno sono quelli che ottengono dalla vita dolore, quelli egoisti che invece se ne fregano degli altri sono quelli che spesso hanno la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Albert lavora tutta a vita per essere poi ridicolizzato. Tutti parlano senza conoscerlo sul serio. E' davvero incredibile, il film mi ha fatta arrabbiare. Ma si potrebbe anche riassumere in un altro modo quello che ti fa capire una storia così: fregatene e goditi la vita. Non contare i soldi che hai sul conto corrente se ti vuoi fare un piccolo week end da qualche parte, non guardare se fuori piove se hai voglia di camminare, non chiamare qualcuno domani perchè magari adesso è tardi, non correre dietro a persone o cose che ti fanno stare male e che non ti permettono di sentirti bene con te stessa. Come diceva Leonardo di Caprio in "Titanic": La vita è un dono e non ho intenzione di sprecarlo"... senza farlo apposta ho trovato il paragone perfetto. Sappiamo tutti che fine ha fatto Jack Dawson..