martedì 27 marzo 2012

Voglia di film

Questa sera sono un pò triste. Sono appena tornata a casa, ancora per un pò sarò da sola. Non ho ancora acceso la tv o la radio, quindi non sento nulla. Nemmeno una macchina passa per strada..eppure sono solo le dieci e mezza di sera.. Il mio morale non è proprio alle stelle, non sono molto di compagnia. Avrei voglia solo di lamentarmi e di non pensare ai piccoli problemi che ho in questo periodo che però stasera non riesco a tenere divisi e li sommo tutti quanti. E tutti insieme fanno vedere le cose un pò deprimenti. Così avrei proprio bisogno di uno di quei film che ti facciano capire che per almeno due ore potrai rifugiarti in un luogo dove tu non esisti più, dove sei completamente assorto in un mondo di personaggi affascinanti e perfetti. Dove non ti ricordi nessun momento della tua vita o non hai modo di preoccuparti per il futuro perchè tu lì non esisti, puoi essere uno spettatore esterno, nessuno sa che ci sei, non fai rumore, puoi spiare gli altri e stare bene, sentirti bene, sei finalmente leggero. Ho bisogno di una storia divertente, tipo "Harry ti presento Sally" o "It's complicated". Di una storia romantica che ti entra dentro come "Last night" (prima o poi dedicherò pagine a questo film!!). Ho bisogno di una storia che ti faccia aver voglia di partire e di non avere radici e di stare da sola come "Up in the air". Ho bisogno di una storia che mi metta paura per provare un'emozione forte, ma che non sia la delusione, come "Shining" o "The others". Avrei bisogno dei personaggi di Meg Ryan che mi portano a Parigi come in "French Kiss" o che mi facciano innamorare di New York, come fa da anni Sarah Jessica Parker, come in "C'è posta per te". Avrei bisogno di sentire il cuore accellerare come quando sento MIchael Fassbender che interpreta Mr. Rochester in "Jane Eyre". Avrei bisogno di una colonna sonora che mi faccia venire voglia di ballare ogni volta che la ascolto anche se sono passati anni dalla prima volta come quella di "Dirty Dancing". Avrei bisogno di uno di quei film spensierati come "Mamma mia!". Avrei bisogno della voce di Bette Davis per ricordarmi di quanto può essere grande un'attrice. Avrei bisogno di un protagonista maschile complicato e altruista come Rick di Casablanca. Avrei voglia di partire sul pullman con Clarke Gable in "Accadde una notte" e rivedere all'infinito la scena in cui cerca di spiegare come si fa un vero autostop. Avrei voglia di sognare un pò con "Moulin Rouge" e poi di entrare nella libreria di Hugh Grant in "Notting Hill". Vorrei un film con la dolcezza di "Lost in Translation" e il pizzico di pazzia di "Elizabethtown". Avrei anche bisogno di Tim Burton, magari creasse un mondo tutto per me come solo lui può fare! Avrei bisogno della sensibilità di Chaplin, solo lui potrebbe riuscire a raccontare una storia rispecchiando esattamente come mi sento io in questo istante. 
Dato che però non siamo in un mondo inventato e non si può mettere la musica nei punti in cui manca un pò di azione, o una battuta divertente creata a tavolino, e nemmeno mettere il "the end" quando si vuole... torno ai miei pensieri.. ma almeno per circa quaranta minuti mi sono sentita bene, ed ero proprio dove volevo essere.

sabato 24 marzo 2012

Bastardi

Ieri sera hanno fatto vedere per tv un film e questo fa notizia già di per sè. 
Il film in questione è il capolavoro di Tarantino "Bastardi senza gloria". Quel film mi era piaciuto da matti quando ero andata a vederlo al cinema e l'ho riguardato molto volentieri (ho riguardato molto volentieri anche Michael Fassbender!). Anche a distanza di mesi però quello che mi fa provare quel film è sempre la stessa sensazione. Mi sono ritrovata a chiedermi, come la prima volta che l'ho guardato: perchè non è possibile avere la certezza che tutto quello che facciamo nel nostro piccolo per migliorare le cose non sarà insignificante? C'è una frase di Gandhi che dice più o meno "tutto quello che fai può anche essere insignificante ma devi assolutamente farlo". Ok, sono d'accordo. OK, lo faccio. Ma mi fa arrabbiare il fatto di non poter vedere il mio lavoro compiuto, il mio dovere fatto, i frutti che ha dato la mia fatica. E così per la protagonista del film. Lei ha visto morire la sua famiglia per mano tedesca, e quindi porta dentro di sè la rabbia per tutta la vita. A un certo punto però ha la possibilità di vendicarsi e rimane lei stessa vittima della sua rabbia. So che la vendetta non è una delle cose migliori a cui aspirare.. ma a volte devo dire che davvero dovrebbero essere pareggiati un pò i conti. Soprattutto con chi ci ha trattati male, ci ha calpestati e poi se ne è stato bello felice per la sua strada. Una piccola soddisfazione ci deve essere.. invece anche ieri sono rimasta come si dice, con l'amaro in bocca. 

lunedì 19 marzo 2012

Monsieur Legris

Le indagini del Sig. Legris sono state una piacevolissima scoperta.
Ero alla Feltrinelli a Modena con una mia amica e sono stata catturata da un libro che consiglio a tutti quelli a cui piace Parigi e a chi ama i gialli. Quelli divertenti però, non paurosi o che ti mettono ansia. Purtroppo non sapendo subito che era una serie di indagini che ha lo stesso protagonista ho comprato il terzo libro, ma mi sono già procurate i primi due. Il protagonista è Victor Legris, libraio (e io amo i libri in cui si parla di librai e librerie!!) di Parigi che la passione per i misteri, quindi quando ci sono delitti o sparizioni misteriose, inizia per suo conto indagini che lo porteranno a scoprire indizi e colpevoli. La trama, anche se è un libro francese (di solito smetto di leggerli perchè non mi prendono come dovrebbero) mi piace e scorre bene ed è anche molto divertente. Non mi piace solo il personaggio di Victor, anche tutti gli altri personaggi sono affascinanti (come personaggi femminili soprattutto la sua fidanzata). Divertentissimo Joseph, il commesso della libreria di Legris.. a volte ti ritrovi a sorridere e nemmeno te ne eri accorto! Chi scrive è Claude Izner ma il nome è inventato: ho scoperto su internet che si tratta di due sorelle francesi che hanno scritto questi libri sotto un unico nome.. anche loro, nella vita reale, oltre che scrittrici, sono libraie... 

The Iron Lady

A volte serve proprio un film così, o meglio, una storia così.
Magari da vedere dopo aver avuto una giornata di lavoro in cui ti fanno sentire, o ti senti tu, piccola piccola. Sono andata a vedere, come quasi ogni martedì sera, un film per la rassegna "English Movie" a Modena: "The Iron Lady". Purtroppo non conosco bene le vite dei personaggi politici di questo secolo, dovrei informarmi molto di più, e quindi mi è piaciuto molto vedere spiegata la vita di una donna di cui avevo solo sentito parlare genericamente: Margaret Thatcher. Puoi essere d'accordo oppure no con le sue idee politiche, ma sicuramente bisogna darle atto di aver avuto un carattere forte, deciso e determinato. Si è sempre dovuta far strada in quanto donna, ma anche per le sue idee che è riuscita a portare avanti e a concretizzare anche sapendo che non avrebbero portato notorietà, benevolenza e futuri voti. Quello che le importava era far rimanere e rendere ancora più forte il suo Paese. Era avere una buona economia, che puntasse al progresso. Ti viene quasi voglia di iniziare a far qualcosa anche tu di più concreto, di urlare più forte per dire quello che non va e cercare una soluzione. In più mi è piaciuto molto perchè viene raccontata anche una parte della vita personale e in alcuni punti è davvero molto dolce. Alcune immagini sono rese ancora più emozionanti dalla bravura di Meryl Streep. Meritatissimo l'Oscar!!! Potrebbe davvero interpretare qualsiasi ruolo, e in ognuno sarebbe straordinaria.

sabato 10 marzo 2012

Hugo Cabret

La settimana scorsa ho visto Hugo Cabret e lo consiglio a tutti coloro che amano i primi film del 1900. Il film ti trasporta quasi in un'altra dimensione.. ti senti come all'interno degli ingranaggi degli orologi che Hugo, il piccolo protagonista di questa storia, fa funzionare all'interno della stazione dei treni di Parigi. La scenografia ha davvero meritato l'Oscar vinto giorni fa, è sensazionale! La storia, triste e divertente nello stesso tempo, non è il punto forte del film, ma quando vedi i titoli di coda ti dispiace che sia già arrivata la fine. Eri entrato in quel mondo, in quell'epoca, avevi rivisto gli attori del cinema muto che ti piacciono.. e poi è ora di andare (un uomo in sala si è anche sbagliato quando hanno fatto vedere Buster Keaton ha detto che era Charlot... gli volevo dire qualcosa ma ho preferito farmi i fatti miei). Ogni tanto mi accorgevo di rimanere a bocca aperta e con un sorriso stampato in faccia perchè in alcuni punti si vedono alcuni trucchi del cinema di allora, i nostri effetti speciali di oggi, ed è stato interessantissimo. Ho sentito che questo film è come una dichiarazione di amore per il cinema e sono perfettamente d'accordo.
Inoltre segnalo come ottima l'interpretazione di Helen McCrory che interpreta la moglie del regista Georges Méliès nel film. Se c'era lei in scena non riuscivo a guardare nessun altro personaggio perchè il mio sguardo veniva catturato dalle sue espressioni. 
Una precisazione però: ho visto il film in lingua originale quindi non so che voci abbiano attribuito ai personaggi e l'effetto finale... spero non l'abbiano rovinato.
Ora vado a preparare il pranzo data l'ora, contenta per aver ricordato un pò della magia del film.